L'invenzione di un percorso figurativo che corre parallelo al testo e che produce nuovi significati e suggestioni. Nel febbraio del 1950, Vittorini e Crocenzi indagano la Sicilia (da Comiso a Caltagirone, da Enna a Siracusa, da Piazza Armerina a Petralia Sottana, da Ragusa a Favara e oltre) costruendo un atlante naturale e umano con un approccio innovativo, quasi cinematografico che aveva i suoi modelli nel coevo Neorealismo. Il risultato, è una sequenza fotografica dall'impressionante impatto figurativo che oggi acquisisce anche il valore di testimonianza socio-antropologica.